Nel magico mondo di Leo Lionni
Dopo
aver trascorso un anno di servizio civile presso la biblioteca
pediatrica Le Quattro Stagioni, gli albi illustrati sono
diventati la mia ossessione. Sfoglio e risfoglio, leggo e rileggo, in
particolare, quelli dell’artista danese: Leo Lionni.
Li
trovo bellissimi; sono un perfetto connubio fra parole e immagini, in
cui la rappresentazione grafica, sebbene si espanda e occupi la
maggior parte dello spazio a disposizione, non annulla la parola,
bensì la valorizza e ne completa il significato. È possibile,
infatti, leggere le immagini attraverso la stimolazione della lettura
ad alta voce che conduce in un viaggio pittorico nel mondo di Leo
Lionni e delle creature, a volte bizzarre, che nascono dalla sua
arte.
Andremo
per gradi. Ho suddiviso le storie dell’artista danese in categorie
per facilitarmi il compito e, al tempo stesso, rendere più agevole
il viaggio di chi sta leggendo.
Primo
macro-settore: il ruolo dell’artista nella società
Ho
deciso di iniziare con una filastrocca di Gianni Rodari, autore che
molti considerano sorpassato, e che invece, a mio parere, costituisce
un approdo sicuro quando si vuole parlare di letteratura per
l’infanzia.
Alla
formica
Chiedo
scusa alla favola antica,
se
non mi piace l’avara formica.
Io
sto dalla parte della cicala
Che
il più bel canto non vende, regala.
Gianni
Rodari
La
morale della ben più nota favola di Esopo de La
cicala e la formica
viene ribaltata in questa filastrocca che presenta uno spirito
totalmente diverso, in cui si manifesta il valore del placido canto
estivo della cicala, e quindi, in un certo senso, il ruolo
dell’artista nella società. Così come avviene nella favola
contemporanea Federico.
Federico
è un topolino (animale caro a Leo Lionni, forse perché, spesso,
bistrattato nella realtà) che, durante l’estate, anziché lavorare
con i suoi compagni per raccogliere le provviste in vista dell’arrivo
dell’inverno, viene sorpreso ad ammirare i fiori o a bearsi della
luce del sole.
«Federico, perché non lavori? » Chiesero.
«Come non lavoro» rispose Federico un po’ offeso. «Sto raccogliendo i raggi del sole per i gelidi giorni d’inverno».
Arrivato
l'inverno, i topolini si rifugiano nei loro buchi e in poco tempo
danno fondo a tutte le provviste, e quando chiedono a Federico che ne
è delle sue, il topolino dimostra di avere delle speciali...
risorse.
Il
topolino che, apparentemente, non sta facendo nulla di concreto, avrà
poi un ruolo determinante nella conclusione della favola. Le sue
provviste non sono fatte di semini croccanti e bacche succose, ma
sono fatte di parole, colori, emozioni e ricordi felici. Esattamente
ciò che l'artista è nato per fare.
Infatti, mentre si sfoglia questo albo illustrato ciò che più colpisce, aldilà della qualità dei disegni, è proprio l'uso del colore: la primavera con i suoi toni delicati, l'estate gialla e solare, l'autunno caldo e avvolgente e infine, l'inverno roccioso e nudo rappresentano lo svolgersi del tempo.
Infatti, mentre si sfoglia questo albo illustrato ciò che più colpisce, aldilà della qualità dei disegni, è proprio l'uso del colore: la primavera con i suoi toni delicati, l'estate gialla e solare, l'autunno caldo e avvolgente e infine, l'inverno roccioso e nudo rappresentano lo svolgersi del tempo.
Questo
libro ha dunque lo scopo di lanciare diversi messaggi: non solo
quello volto a valorizzare il ruolo dell’artista nella società, ma
anche quello di dimostrare che valori quali la solidarietà, la
condivisione e la diversità contribuiscono alla crescita
dell'individuo e della società.
L'arte
si declina in molteplici espressioni, ne: “Il sogno di Matteo”,
la scelta di Leo Lionni ricade sulla pittura.
Il protagonista è ancora una volta un topolino, Matteo per l'appunto, che vive con i suoi genitori in un solaio triste e cupo. Durante la gita scolastica al museo d'arte rimane incantato dalla bellezza delle opere esposte, pur non comprendendole tutte appieno.
Oltre ai dipinti, c'è un'altra sorpresa che conquista Matteo: l'incontro con la topolina Nicoletta. L'amore cambia tutto e la realtà assume nuovi contorni, sembra magicamente trasformarsi. Piano piano, il sogno di Matteo prende forma e si avvera grazie alla sua tenacia. La pittura astrattista di Kandinsky e Klee domina questo albo illustrato, con tocchi di impressionismo e pennellate di espressionismo, il cui desiderio è sensibilizzare i nostri bambini di fronte alla Bellezza.
Il protagonista è ancora una volta un topolino, Matteo per l'appunto, che vive con i suoi genitori in un solaio triste e cupo. Durante la gita scolastica al museo d'arte rimane incantato dalla bellezza delle opere esposte, pur non comprendendole tutte appieno.
Oltre ai dipinti, c'è un'altra sorpresa che conquista Matteo: l'incontro con la topolina Nicoletta. L'amore cambia tutto e la realtà assume nuovi contorni, sembra magicamente trasformarsi. Piano piano, il sogno di Matteo prende forma e si avvera grazie alla sua tenacia. La pittura astrattista di Kandinsky e Klee domina questo albo illustrato, con tocchi di impressionismo e pennellate di espressionismo, il cui desiderio è sensibilizzare i nostri bambini di fronte alla Bellezza.
Non
solo la pittura, ma anche la scrittura e la musica hanno un posto
speciale nella produzione del pittore danese: gli albi illustrati
“L'albero-alfabeto” e “Geraldina, topo-musica”
dimostrano la trasversalità e le infinite sfaccettature dell'arte
come espressione della personalità.
Leo
Lionni ha aperto un varco, è stato il mio passaporto dei sentimenti.
Mi ha permesso di veicolare, senza mai banalizzare, messaggi che
forse non sarei stata in grado di trasmettere con altrettanta
lucidità e semplicità: educare alla Bellezza e ricercare la
Vocazione.
Il viaggio non termina qui, restate sintonizzati per le prossime variazioni sul tema Lionni!
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