A spasso a ... Père-Lachaise

Visitato in una mattinata quasi autunnale, il cimitero ha un'atmosfera romantica e decadente. Timidi squarci di luce filtrano attraverso gli alberi, scrocchiano le foglie sotto i nostri piedi e l'aria umida della mattina ci fa stringere nei nostri maglioncini.



Camminando fra le sepolture, vedo il mausoleo di Abelardo ed Eloisa, ricongiuntisi solo nella morte e un brivido percorre la mia schiena. Forse è per la commozione, o forse è un corvo che con il suo spettrale gracchiare, vola sulla mia testa.

Addentrandosi, infatti, è facile perdere l'orientamento in un dedalo di stradine lastricate, soprattutto quando il respiro comincia a farsi più affannoso a causa della pendenza.



Ma la “scarpinata” vale l'impresa per godere della compagnia dei grandi della letteratura: Oscar Wilde, Molière, Marcel Proust, Colette, Nerval, La Fontaine, Gertrude Stein

A proposito di Oscar Wilde, la sua è una delle tombe più visitate e note del cimitero. In passato ricoperta, letteralmente, di baci e frasi; oggi, è stata ripulita ed è protetta da alcune lastre di vetro, al fine di difenderla dai frequenti atti di vandalismo.



Devo ammettere con stupore che, sebbene si tratti di un cimitero frequentatissimo, vi sono delle aree molto trascurate, talora abbandonate. Forse, per l' incapacità di gestire tale estensione (stiamo parlando di circa quaranta ettari) e un po' dall'incuria e dalla maleducazione dei turisti.

A Père-Lachaise è anche sepolto Honorè de Balzac, sul quale è necessario spendere qualche parola.

A Parigi, nelle vicinanze della più famosa Tour Eiffel, al 47 di rue Raynouard c'è la sua casa. Qui concepì alcuni dei suoi capolavori: La Comedie humaine, La Rabouilleuse, Une Ténébreuse Affaire e La cousine Bette.



La Maison de Balzac è composta da cinque stanze, dove sono esposte la scrivania e la sedia del romanziere, alcuni suoi oggetti personali e le riproduzioni dei suoi manoscritti. Sicuramente meno valorizzata rispetto alla Maison de Hugo è, infatti, poco ammobiliata; tuttavia, gode della presenza di un piccolo e delizioso giardino ricco di fiori e di piante aromatiche.




Sempre a tema Balzac, nel museo di Rodìn è possibile ammirare numerosissime sculture e ritratti del famoso scrittore. Lo scultore, più noto per il celebre Pensatore, studiò a lungo la fisionomia di Balzac, analizzò i suoi ritratti, ma soprattutto ne lesse attentamente le opere. Il suo obiettivo era infatti, quello di realizzare un'opera che non solo rendesse giustizia al suo aspetto, ma che soprattutto ne rivelasse il genio creativo.


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