Candele di Memoria



Il titolo Scolpitelo nel vostro cuore recupera un verso della poesia di Primo Levi, il portavoce per eccellenza della Shoah; con questa scelta la Segre vuole rendergli omaggio e arrivare dritto al cuore dei lettori più giovani, senza retorica e senza vittimismo e spiegando, in modo semplice, ciò che semplice non è. 

Mi ha stupito sin dalle prime pagine la disarmante chiarezza con la quale la Segre racconta della sua prigionia ad Auschwitz, della sua vita prima e dopo, mi hanno fatto commuovere le parole che il padre le rivolgerà, chiedendole scusa per averla messa al mondo, e mi ha fatto riflettere la scelta di non uccidere il suo carnefice. 


La responsabilità della Liliana ragazzina si riflette nella senatrice di oggi che, con straordinaria grazia, si fa portavoce di quanto le è accaduto per accendere candele di Memoria. Il suo messaggio di speranza e di luce è rivolto alle nuove generazioni affinché anche loro possano diventare responsabili delle proprie azioni e portatori di valori quali speranza, accoglienza, perdono, compassione. L'odio e ancor peggio l'indifferenza si combattono con la conoscenza di se stessi, del mondo che ci circonda e dell'altro. Prendersi cura della Memoria è un gesto eroico, richiede volontà, caparbietà, coraggio. 


Abbiamo un debito storico verso quei nostri concittadini di allora, ma anche verso gli italiani di oggi a respingere la tentazione dell'indifferenza verso le ingiustizie e le sofferenze che ci circondano.  A non anestetizzare le coscienze, a essere più vigili, più avvertiti della responsabilità che ciascuno di noi ha verso le gli altri. 

Commenti